venerdì 11 maggio 2012

1) LA MUSICA NELLE SCUOLE COME STRUMENTO DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE



Negli ultimi anni la presenza di bambini stranieri in Italia è cresciuta in maniera esponenziale e tale fattore non può più non essere considerato in senso educativo-metodologico.
E’ ormai noto agli insegnanti che, centrando l’insegnamento su attività di lavoro interdisciplinare e interculturale, a prescindere dalle differenze culturali, sociali o religiosi è possibile condividere universalmente l’esperienza musicale.

“La Musica intesa come educazione interculturale” è condizione strutturale della società multiculturale, perché avvalora il significato della democrazia, perché la diversità culturale va pensata quale risorsa positiva per i complessi processi di crescita della società e delle persone.
Tra gli obiettivi principali c’è quello di promuovere la capacità di convivenza costruttiva.
Essa comporta non solo l’accettazione e il rispetto del diverso, ma anche il riconoscimento della sua identità culturale nella quotidiana ricerca di dialogo, di comprensione, di collaborazione, in un’ottica di reciproco arricchimento.

La musica è un potente linguaggio capace di integrare le diversità, creare un senso di appartenenza e orientare a progetti di vita; non è separata dal mondo, può aiutarci a dimenticarci di noi e al tempo stesso a capirci, è un’attività di gruppo, non solo nel mondo occidentale moderno, ma in tutte le culture umane e nell’intero arco della storia.

Da ciò nasce la possibilità di imparare non solo la musica, ma dalla musica, un impegno che dura una vita. Per esempio ai bambini si può insegnare l’ordine e la disciplina attraverso il ritmo e attraverso la musica si può imparare qualcosa di noi, della società, in poche parole, qualcosa che riguarda l’essere umano.

Dalla musica si può apprendere un’incredibile quantità di cose eppure il nostro attuale sistema di istruzione trascura quasi del tutto questo campo dall’asilo fino agli ultimi anni di scuola.

Da questi presupposti nasce il nostro progetto: "L'arcobaleno dei suoni..."diversi". Un importante iniziativa didattico-musicale che da più di venti anni integra l'azione educativa-scolastica degli insegnanti di diverse scuole primarie di Bologna e provincia.





2) L'USO DEI NUOVI STRUMENTI PER LA DIDATTICA (lim - pc - tablet - contenuti digitali).



Venti anni di attività laboratoriale, nelle principali scuole elementari di Bologna e provincia, mi hanno portato a rivedere il progetto originario al fine  di renderlo ancora più efficace e innovativo.
Facendo tesoro delle esperienze acquisite, ho cercato di rispondere in primis alle aspettative dei bambini e al loro bisogno diritto di “avere musica” e (per quanto è possibile) alle                                                                   esigenze della scuola “pubblica”.

Rispetto al progetto iniziale, L’arcobaleno dei suoni… “diversi” si arricchisce di importanti metodologie didattiche -tecnologiche-interculturali che lo rendono  particolarmente adatto alle classi con un’elevata presenza di bambini stranieri e/o “diversamente abili”. 


Da alcuni anni ho introdotto nei laboratori l’uso di alcune nuove tecnologie: pc, mini tablet  e in particolare la lavagna interattiva multimediale.

Perché la Lavagna Interattiva?
La lavagna interattiva è talmente semplice e divertente da usare che stimola negli alunni l’interesse all’apprendimento. Grazie ad essa sono riuscito a coinvolgere gli alunni più restii ad applicarsi e i bambini che di solito fanno fatica a concentrarsi sulla lezione hanno mostrato un atteggiamento diverso.
L’alunno che era solito sedere silenziosamente in fondo alla classe manifesta improvvisamente interesse e creatività, quello che interrompeva continuamente la lezione si presta ora a collaborare con gli altri e anche l’alunno con difficoltà di apprendimento trova nella lavagna un nuovo strumento di espressione.
La Lim propone un sistema di apprendimento definito “multisensoriale” e il suo utilizzo ha dimostrato ottimi risultati anche nel campo della disabilità.

L’uso della lavagna interattiva coinvolge i diversi stili di apprendimento degli alunni, siano essi visivi, uditivi o cinetici quindi non servono apparecchiature elettroniche di nessun tipo (riproduttori audio, TV… di cui le scuole sono spesso mal fornite).
Attraverso la lavagna interattiva gli alunni visualizzano immagini e diagrammi colorati e mobili, possono con un semplice clic riprodurre qualsiasi file musicale, registrare e risentirsi e possono interagire fisicamente con il materiale muovendo con le dita lettere, numeri, parole e immagini.
Tutto questo alimenta l’interesse generale, coinvolge totalmente dal punto di vista comunicativo i bamibini stranieri , permette d’innalzare il livello di apprendimento e, non per ultimo, permette di ottimizzare i “tempi tecnici” poiché tutto ciò che si scrive o si realizza sulla lavagna può essere salvato e ripreso in seguito.

Questo metodo didattico ha permesso di realizzare preventivamente le lezioni e con l’integrazione di centinaia di contenuti digitali, ormai reperibili gratuitamente sul web, la lezione in classe diventa un vero è proprio evento multimediale.  

3) OBIETTIVI E PROGRAMMI. Corso di propedeutica ed educazione musicale.


I corsi si dividono in due categorie principali che tengono conto dell’età dei bambini e dei diversi livelli di attenzione e preparazione.
            Per entrambi i corsi sono previsti (se concordati) interventi da parte di operatori qualificati e il supporto di programmi audio visivi con lavagna interattiva multimediale per l’approfondimento di argomenti specifici.

1)      Corso di Propedeutica Musicale: per le classi di I e II .
2)      Corso di Educazione Musicale:  per le classi III, IV e V.


1) CORSO DI PROPEDEUTICA MUSICALE:
Attraverso lo svolgimento guidato di attività ludiche ed essenzialmente            basate su caratteri giocosi, si stimolerà il bambino a liberare le proprie innate velleità musicali fino a fargli prendere il controllo del proprio “bagaglio musicale”. Ai bambini sarà gradualmente insegnato che la musica non è diversa da altre forme di comunicazione che padroneggiano meglio, come ad esempio la parola, e che dunque si può analizzarla anche sotto punti di vista molteplici.
    
      Partendo dal rapporto naturale corpo – suono – ritmo, si cercheranno i punti in comune con le conoscenze e le attese del bambino stesso, incanalandole nei binari dell’apprendimento.
 Il percorso educativo basato sulla “cultura dei ragazzi” e sul "vissuto musicale quotidiano” prevede il coinvolgimento attivo del bambino, il quale dovrà sentirsi in grado non solo di apprendere, ma anche di “costruire” il proprio rapporto con la musica, il proprio "arcobaleno" di suoni-colori.
Ciò permette la crescita dell’autostima e dell’autonomia del singolo e del gruppo, migliora la capacità di relazione e favorisce l’integrazione dei “soggetti in difficoltà”.

Le attività, pur senza soffermarsi sugli aspetti puramente tecnici dell’Educazione Musicale, affronteranno temi quali: suoni e rumori, ritmo e tempo, poliritmia, i suoni in natura, la voce e le sue qualità, il suono e le sue qualità, nozioni di polifonia.
     Ogni attività avrà carattere prevalentemente pratico e prevederà il coinvolgimento attivo del bambino il quale dovrà sentirsi in grado non solo di apprendere, ma anche di “costruire” il proprio rapporto con la musica.

Strumenti pratici delle attività saranno:

GIOCHI E FIABE (soprattutto di movimento): la fiaba di riferimento (per il primo ciclo) sarà “Il Castello In…cantato, nel Paese del ritmo”.
Attraverso alcuni simpatici personaggi, a forma di note musicali, si cercherà di favorire l’approfondimento e l’interiorizzazione delle nozioni musicali di base.

Obiettivi specifici:

  • Conoscenza delle principali figure musicali
  • Concetto di battuta e tempo
  • Composizione di facili sequenze ritmiche.

RITMI E IMITAZIONI RITMICHE: produrre e imitare ritmi con il corpo e con piccoli strumenti, anche auto costruiti. Esecuzione di facili solfeggi ritmici.
Obiettivi specifici:

  • Inventare cellule ritmiche o melodiche con lo strumentario Orff.
  • Costruire strumenti musicali con materiali di recupero.
  • Eseguire facili partiture.

PAROLA E VOCE: usare la voce in tutte le sue forme e qualità eseguendo canoni, imitazioni, bans, canzoni, etc. in forma parlata e cantata, con e senza accompagnamento di strumenti rispettando e cercando di migliorare le capacità fisiche vocali dei ragazzi. Ai canti si assoceranno piccole coreografie.
Obiettivi specifici:

  • Individuare relazione tra parola e musica.
  • Sonorizzare con la voce, gli strumenti, un’immagine o una storia.
  • Sovrapporli a più voci ripetendole in “ostinati”.

ASCOLTO: imparare ad ascoltare…. per imitare, per conoscere, per scoprire, per interpretare, etc… dall’ascolto del mondo che ci circonda fino alle fiabe in musica.
Obiettivi specifici:

  • Ascoltare con attenzione un brano musicale e individuare le caratteristiche principali.
  • Riconoscere gli strumenti musicali.
  • Fornire brevi risposte sul carattere del brano proposto.

OSSERVAZIONE: la musica non è legata solo a ciò che si sente ma anche a ciò che ci circonda. A un suono può corrispondere anche, ad esempio, un’espressione del viso o un’azione di vita quotidiana, ed è importante collegare i suoni e le immagini con piccole rappresentazioni teatrali in musica e recitate.
Obiettivi specifici:
  • Prestare attenzione ai suoni dell’ambiente.
  • Distinguere la natura della fonte sonora ed evidenziarne le caratteristiche generali.
  • Distinguere i suoni in relazione ai parametri musicali quali: durata, timbro, altezza, intensità.
  • Interpretare messaggi sonori.

DRAMMATIZZAZIONE: è importante imparare a coordinare il proprio corpo con i suoni e con i ritmi cogliendo quelle sfumature che a volte possono sfuggire all’udito. Piccole coreografie ed esercitazioni di coordinamento motorio aiuteranno il superamento di tanti piccoli ostacoli.
Obiettivi specifici:

  • Sperimentare, conoscere, utilizzare la voce e il proprio corpo.
  • Collegare canti e musiche alla gestualità e movimenti ritmici del corpo.

Tutte le attività saranno legate da fili conduttori, anche per facilitare l’imprinting nella memoria del bambino, e avranno come completamento un piccolo saggio in forma di rappresentazione da svolgersi anche in collaborazione con i bambini del corso superiore.

Tutti i materiali necessari per lo svolgimento delle attività saranno forniti durante il corso.




2) CORSO DI EDUCAZIONE MUSICALE



Il corso di educazione musicale è indirizzato ai bambini delle ultime classi, dato il suo carattere
 maggiormente “formativo” in senso tecnico-musicale. Lo scopo del corso è, infatti, quello di dare al bambino quelle conoscenze di base, sia dal punto di vista teorico che pratico, che gli permettono di essere un consumatore di musica più                    attento e, soprattutto, lo mettono in condizione di creare egli stesso della musica.

     Il corso in questo senso opera su diversi livelli: da un lato si svilupperà la conoscenza musicale del bambino approfondendo i temi a lui meno noti, dall’altro s’impartiranno vere e proprie lezioni di strumento (principalmente il flauto dolce) tali da metterlo in condizione di suonare e, perché no, di comporre. Il tutto nel rispetto dei tempi di apprendimento di ciascun bambino e in maniera giocosa, per sdrammatizzare l’alone di "severità" e arido nozionismo che troppo spesso determina l’abbandono della musica da parte del bambino.

Gli argomenti trattati nella parte teorica saranno:

BREVISSIMA STORIA DELLA MUSICA: giusto una spolverata, tanto per capire come la musica si sia trasformata nei secoli seguendo le mode e gli avvenimenti, fino ai nostri giorni (con supporto d’immagini audio-visivi).

CONTATTO CON GLI STRUMENTI MUSICALI: attraverso ascolti musicali (anche dal vivo) e la visione di alcuni video si presenteranno i vari strumenti, le loro qualità e caratteristiche

CENNI DI TEORIA MUSICALE: piccolo tuffo nel mondo dei simboli musicali e delle loro funzioni. Note musicali sul pentagramma, trascrizione ed esecuzione di facili melodie anche di propria creazione. Argomenti che preparano al programma delle scuole medie e allo studio di uno strumento musicale.

Gli argomenti trattati nella parte pratica saranno:

PRATICA VOCALE: imparare a usare meglio la propria voce, tenendo conto delle proprie caratteristiche, anche attraverso uno studio più mirato alla musica d’insieme. Piccoli solfeggi cantati, dettati melodici per lo sviluppo cognitivo dell’orecchio. Studio di un nuovo repertorio di canzoni, etc..

PRATICA STRUMENTALE: Cominciare con il flauto dolce per poi imparare finalmente a suonare uno strumento musicale. Scegliendolo tra tanti tenendo conto delle proprie preferenze, ma anche delle proprie predisposizioni e dei consigli degli educatori.
            Si arriverà così a creare una sorta di piccola orchestra di strumenti a fiato (flauti, melodiche, etc..) di accompagnamento (chitarra, pianoforte, tastiera, etc…) e ritmici (tamburi, piatti, percussioni, etc…) oltre che naturalmente di cantanti.
            Si affronterà dunque il tema centrale della musica: quello della musica d’insieme, imparando che il singolo è importante ma il collettivo lo è ancora di più.
Con questa piccola orchestra si eseguiranno varie musiche di graduale difficoltà e le migliori saranno eseguite al saggio di fine corso.

Tutte le attività teoriche e pratiche saranno condotte parallelamente e culmineranno nell’allestimento di una rappresentazione finale.

Durante le lezioni è previsto l’ascolto di brani di vario genere suonate dal vivo con Flauto traverso e Sassofono.

Tutti i materiali necessari allo svolgimento delle attività, strumenti musicali esclusi, saranno forniti durante il corso.



giovedì 10 maggio 2012

4) COSTI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE




1) Corso di propedeutica 
2) Educazione musicale

I corsi si dividono in due categorie principali che tengono conto dell’età dei bambini e dei diversi livelli di attenzione e preparazione.
            Per entrambi i corsi sono previsti interventi, da parte di operatori qualificati e il supporto di programmi audio visivi con lavagna interattiva multimediale per l’approfondimento di argomenti specifici.

- Corso di Propedeutica Musicale: per le classi di I e II .
- Corso di Educazione Musicale:  per le classi III, IV e V.

Durata del corso: 3 - 6 mesi

Frequenza: 1 o 2 lezioni da 1 o 2 ore a settimana per classe.

Docenti: 1 educatore a lezione di base ed (eventualmente)
                  un collaboratore saltuario.

Corso minimo consigliato: 10 ore per classe + 5 ore coordinamento + 1 saggio con genitori
        
(Il Corso di 16 ore comprende)
  • 9 Lezioni individuali per classe,
  • 5 ore Programmazione/Coordinamento e organizzazione saggio.
  • 1 “Lezione concerto” (un'ora con tutte le classi coinvolte).
  • 1 Saggio finale (in presenza dei genitori).
Costo totale del progetto per classe:  384,80 Euro (oneri compresi).

 (Il numero di ore può essere modificato in relazione alla disponibilità economica e/o agli obiettivi proposti dall'insegnante).